Per tutti gli orsi di Berlino..

5 giorni nella capitale europea del design.

Sono appena rientrata a casa, anzi nell’appartamento dove attualmente abito, a Bitonto con un volo che da Berlino mi ha portata direttamente a Bari. L’unica cosa che non mi ha fatto sentire il distacco è stato il vento freddo che molto carinamente ha deciso di tenermi compagnia da qualche giorno a questa parte e che per ora non mi molla.

Ho deciso di scrivere a caldo questo post, che vuole essere un mini resoconto della mia vacanza, per non dimenticare i dettagli che potrebbero essere utili a chiunque decida di fare una capatina a Berlino, città a mio parere tutta da scoprire. Premetto che ho la fortuna di avere un cugino che abita lì e che quindi ha interrotto il mio iter da turista-fai-da-te per introdurre delle piacevolissime varianti.

Giorni totali: 5. Spesa totale: 600 euro.

Giorno 1 – arrivo e sistemazione in Hotel – East Side Gallery

Siamo atterrati alle 16 circa, ma prima di capire il funzionamento dei mezzi pubblici, trovare le entrate e le direzioni corrette delle metro ed arrivare in albergo si sono fatte le 18.  Berlino, infatti, ha 2 linee metropolitane che si intrecciano in continuazione, ma che spesso sono fisicamente separate perciò non vi aspettate di poter effettuare i cambi semplicemente spostandovi di binario. A volte è necessario uscire, percorrere qualche metro a piedi ed entrare in un’altra stazione. Comunque una volta capito il meccanismo, ci si riesce ad orientare benissimo e si può andare ovunque. Abbiamo acquistato la Welcome Card perchè facendoci due conti conveniva e in effetti una volta preso l’abbonamento non abbiamo più dovuto preoccuparci di nulla. Il tempo di darsi una sistemata e siamo usciti alla volta dell’East Side Gallery, un museo a cielo aperto di quanto resta del muro di Berlino (è il tratto più lungo, mentre altri pezzi possono essere trovati sparsi, in giro per la città). Pensavamo sinceramente di fare presto, invece la passeggiata si è rivelata più lunga del previsto (complici le decine di foto che inevitabilmente abbiamo scattato!) e si è fatta subito sera. Cena presso BBQ Kitchen, a pochissimi passi dalla fermata di Hackescher Markt e rientro in albergo.

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East Side Gallery

Giorno 2 – Porta di Brandeburgo – Reichstag – Duomo – Nikolaiviertel

Abbiamo iniziato la giornata con colazione da Starbucks e selfie davanti la Porta di Brandeburgo. Da lì abbiamo proseguito verso il Reichstag, il monumento dall’originale cupola in vetro e acciaio, da cui si gode un’ottima visuale della città (purtroppo il biglietto è acquistabile solo online e con più di un mese di anticipo..noi non ci siamo riusciti). Approfittando della bella giornata, ci siamo addentrati in Tiergarten, che definirlo giardino è riduttivo. Un’oasi curatissima, che nasconde numerose sculture e qualche laghetto, con l’erba così verde che invita i visitatori a fermarsi e sdraiarsi al sole. Da lì, sempre a piedi, siamo andati a vedere dal vivo il famosissimo memoriale dell’olocausto, una distesa di blocchi di marmo grigi che invitano alla riflessione. La camminata è andata avanti e siamo giunti a Potsdamer Platz, dove abbiamo sostato all’ombra di un centro commerciale, firmato Renzo Piano. Puntatina al Checkpoint Charlie, nell’affollatissima via di Friedrichstraße e poi pranzo con currywurst presso Alexanderplatz, all’ombra della torre della televisione. Subito dopo ci siamo diretti verso il Duomo e questa volta siamo riusciti a salire sulla cupola e vedere la città dall’alto. Da lì siamo entrati nel borghetto di Nikolaiviertel, dove si respira un’aria totalmente diversa, dove la case hanno i tetti appuntiti, gli infissi in legno e il tempo sembra essersi fermato.  Una chicca per il turista curioso. Davanti l’università di Humboldt c’è una piazzetta in cui, camminando attentamente, si può trovare una lastra di vetro che ci separa da una biblioteca, bianca, totalmente vuota: in quel punto Hitler fece bruciare alcuni dei libri che reputava contro il regime. In serata avevamo i biglietti per lo spettacolo The Wyld al Palast, un insieme di musica e arti circensi che ci hanno lasciati a bocca aperta; due ore e mezzo di spettacolo sono volati via in un soffio.

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Memoriale dell’Olocausto

Giorno 3 – Zoo & Acquario

Questa volta per la colazione abbiamo optato per Dunkin’ n Donuts e poi ci siamo diretti verso lo Zoo. Avevamo acquistato i biglietti per cui non abbiamo dovuto fare nessuna fila. Il giro è durato ben 6 ore, alla fine stanchi ma contenti siamo andati a fare una capatina alla Chiesa Bombardata e poi siamo rientrati in albergo per prepararci: serata danzante al Soda Club, uno dei pochi locali di Berlino senza selezione all’ingresso e quindi entrata assicurata (essendo arrivati prima della mezzanotte pagavano solo i maschi, 10 euro, con annessi 3 biglietti per consumazioni da 2,50 euro).

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Zoo di Berlino

Giorno 4 – Mauerpark

Un consiglio a tutti i viaggiatori: la domenica a Berlino è tutto chiuso! Avevamo lasciato questa giornata per visitare le cose che non eravamo riusciti a vedere nei giorni precedenti, ma soprattutto per prendere qualche regalino, ma abbiamo scoperto di non poter fare nè l’una nè l’altra cosa. Per fortuna che a Mauerpark ogni domenica c’è il mercatino delle pulci e dalle 15 in poi un karaoke divertentissimo, dove poter passare qualche ora al sole sui gradoni dell’anfiteatro mentre dei volontari allietano i passanti a suon di canzoni improvvisate.

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Mauerpark

Giorno 5 –  rientro

 

 

La perla dell’Adriatico, forse l’ho mangiata..

“Michi che devi fare domenica?” Le proposte di Fabiana e Paola iniziano sempre così.

E finiscono che siamo sulla pazza macchina di Palli a volare (letteralmente) verso una delle mille mete bellissime che la Puglia mette a disposizione. Questo fine settimana è stata la volta di Ostuni, Andria e per finire Trani. La paura di viaggiare su una macchina sparata a 140 km orari viene compensata dallo spettacolo che si presenta davanti agli occhi. Distese di acqua salata, di un blu intenso, attendono il nostro arrivo e lo sguardo si perde in ogni direzione. Il mare, nelle belle giornate, dà sempre quel senso di infinito e i pensieri arrivano fino all’orizzonte e da lì vagano a briglia sciolta.

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Trani

La città, nota anche come “perla dell’adriatico”, vanta una bellissima Cattedrale romanica che sembra spuntare fuori proprio da quel mare che la circonda quasi interamente. Oggi Trani è anche membro di un’organizzazione internazionale chiamata “cittàslow” che sostiene il miglioramento della qualità della vita andando contro i ritmi frenetici e le esperienze momentanee. Chiaramente questo pensiero viene ribadito anche dal lato enogastronomico, attraverso la promozione dello Slow Food. Figuriamoci se il cibo poteva restarne fuori.. 😀

Noi, quindi, per non essere da meno, ci siamo fermate qui a pranzare e tra ricci, carpacci, insalata di mare e spaghetti alle vongole, anche questa giornata è volta al termine.

Obiettivo: tenere alto il nostro nome di buoni commensali, sempre!

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Villa comunale – Trani

Tirando le somme sul tacco di Bacco..

<<Quale mondo giace aldilà di questo mare non so, 

ma ogni mare ha un’altra riva

e arriverò>>.

Così scriveva Cesare Pavese nel suo diario, Il mestiere di vivere, una raccolta di pensieri e sensazioni che lo hanno accompagnato fino all’ultimo dei suoi giorni.

Così mi sento di iniziare questa nuova parte del blog, perché da quando ho abbandonato la mia casetta a Latina e mi sono trasferita in Puglia questo mare mi ha rapita.

Ho accolto la notizia del trasferimento con tutti i sentimenti negativi che una scoperta del genere ti può lasciare addosso  – devi partire, da sola, verso una terra sconosciuta, in un posto ignoto, per un lavoro per cui non ti senti pronta, con colleghi che conoscerai solo con il tempo. Lo dico senza pudore, ho avuto paura. Paura di non farcela, di non essere all’altezza, di perdermi nelle piccole cose, di non superare il primo mese… E invece eccomi qui, dopo sei mesi di instancabile attività, con tutti i sentimenti positivi che un’esperienza del genere può farti provare.

Ho scoperto che abitare da soli è dura, ma porta tante soddisfazioni. Ho scoperto che le persone qui ti accolgono dentro casa senza necessità di doverti conoscere. Ho scoperto che puoi sviluppare rapporti intensi in poco tempo, se ne hai voglia. E così ho scoperto di far parte di una nuova, bellissima, insaziabile famiglia che, quando sarà, avrò difficoltà ad abbandonare.

Sono arrivata dall’altra parte del mare e ora voglio godermi un pochino il sole su questa riva.

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Welcome to Baccelli – Policlinico di Bari