La pazza gioia

Risate e occhi umidi

Ieri sera, grazie a Mariangela che ha proposto un “cinemino”, ho passato inaspettatamente due piacevolissime ore in compagnia di Beatrice e Donatella.

La prima, bionda, occhi azzurri, sembra apparentemente la donna angelica tanto descritta da Dante, ma di lei porta solo il nome. Loquace, o meglio logorroica, sfoggia un dizionario di parole cosĂŹ vasto che al primo impatto lascia interdetto ogni interlocutore, il quale solo alla fine capirĂ  che quella spasmodica ricerca di amore incondizionato- e non ricambiato- le serviva a colmare il vuoto che la sua ricca famiglia non ha mai neanche provato a riempire.

La seconda, in apparente e lapalissiana antitesi alla prima – mora, occhi castani, abiti neri e umore costantemente cupo – nasconde a parole un segreto, una storia, che paradossalmente grida al mondo attraverso le cicatrici e i tatuaggi che le istoriano la pelle di tutto il corpo. “Comprati un quadernetto per scrivere le tue cosine invece di avere tutto il corpo cosĂŹ” esordisce Beatrice, in uno dei suoi goffi tentativi di rompere il muro di ghiaccio, magrezza e dolore dietro il quale Donatella si è trincerata da anni.

I due personaggi attorno cui ruota il nuovo film di VirzĂŹ sono individui comuni, matte sĂŹ, ma come potrebbe esserlo/diventarlo chiunque di noi portato all’esasperazione, quando attorno non resta piĂš nessuno a sostenerci e la forza che credevamo di avere dentro si è esaurita totalmente. E’ in quel momento che i problemi diventano insuperabili e le azioni disperate. Il film non nasconde questo aspetto, tant’è che le persone che conducono liberamente la propria vita al di fuori di Villa Biondi (teatro bucolico, dimora della comunitĂ  terapeutica cui sono state affidate le due donne) hanno altrettanti problemi e atteggiamenti singolari che nessuno può definire “normali”. Ed è proprio questa assenza di normalitĂ  attorno a loro, che spinge le due ad avvicinarsi,  a comporre un ossimoro vivente, una simbiosi di caratteri spigolosi che faticosamente si intrecciano in un legame che diventerĂ  poi indissolubile.

la-pazza-gioia